Istruzioni per l'uso

Fotografare il nudo 4

 

Come comportarsi

Anzitutto se ci si vuol dedicare a questo genere bisogna comportarsi da gentiluomini, sempre e comunque. Niente proposte quindi di nessun tipo. Siete lì per fare delle foto e basta, anche se la modella è bellissima e nuda davanti a voi bisogna mantenere un self control assoluto. Se non siete capaci di fare questo allora c'è un'unica strada: rinunciare a scattare foto di nudo. All'inizio evitate di precipitarvi sulla macchina e sulle luci. Soprattutto se ancora non la conoscete bene, guardatela, analizzatela, ma senza metterla in imbarazzo.

Discorrete con lei con aria indifferente, spiegando il risultato che volete ottenere, cercando insomma di fare immedesimare la ragazza nell’atmosfera che si vuole riprodotta sulla foto. Di grande aiuto sono in questi casi delle belle immagini da mostrarle con le varie pose cui ci si vuole ispirare. Qui ve ne mostriamo alcune di eccezionale bellezza opera di autori molto bravi. Guardatele con attenzione, se ne possono trarre  preziosi insegnamenti. Ovviamente l'ambiente deve essere sufficientemente riscaldato per evitare che la modella abbia problemi.

Quando ci si accorge che la modella è a suo agio, disinvolta e pronta a collaborare si comincia a chiederle di assumere pose semplici e naturali, la si fa girare su se stessa, la si fa avanzare o arretrare, e si studia nel mirino della propria macchina con calma e tranquillità in quale posizione e da quale punto di vista il suo corpo appaia più aggraziato, più armonico. Soltanto dopo una prima serie di scatti che serviranno per abituare la ragazza, specialmente se non è una professionista, al rumore dell’otturatore e agli eventuali lampi di un flash (sapeste quante si irrigidiscono solo per questo! ) e al fotografo per conoscerne le possibilità interpretative, s’inizia a manipolare le luci e a guidare la modella in pose più elaborate. 

Il flash comunque non è forse il modo ideale di fotografare il nudo anche se con esso si riesce a conferire alle immagini tagli arditi ed ombre nette. Meglio, specialmente all’inizio farne a meno magari usando una pellicola rapida in un ambiente il più possibile luminoso. La luce di una ampia finestra è già sufficiente. Per attenuare le ombre usate un pannello bianco dal lato opposto alla fonte di luce (un foglio di plistirolo è l'ideale).

Fatta una certa esperienza, ci si accorgerà con piacere, e forse con un po’ di stupore, che l’improvvisazione e la sperimentazione che inizialmente erano sinonimo di una grande quantità di scarti, diventano sempre più fonti appassionanti di risultati piacevoli e, talvolta, artisticamente nuovi e riusciti.


Le pose iniziali

Si inizia con la modella in piedi, la fa avanzare e retrocedere, girare su se stessa, si prova ad ambientare la scena con oggetti diversi, se la ragazza è intelligente si discutono con lei le varie pose, mentre si esaminano attentamente le caratteristiche del suo corpo, ma con indifferenza, senza farla sentire scrutata e senza metterla in imbarazzo. In un secondo tempo le si può chiedere di inginocchiarsi e di sedersi riprendendola da posizioni diverse, con vari obiettivi. Infine la si può far sdraiare, nella posa classica o in altre che l’ispirazione (o lei stessa) ci suggerisce.

Le posizioni scomode vanno fatte tenere, se proprio sono indispensabili, per brevissimo tempo, dando poi alla ragazza il tempo di rilassarsi. I grandangolari dal 24 al 16 mm.vanno tutti bene per ottenere prospettive esasperate (alla giapponese) personalizzando le immagini con inquadrature insolite, ma richiedono ovviamente una notevole esperienza. Si fanno tanti scatti poi si scelgono le immagini migliori, scartando senza pietà le pose venute male, che hanno un'aria volgare o che artisticamente non appaiono valide.

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1 BUON GUSTO E INTELLIGENZA

LA SCELTA DELLA MODELLA

3 SFONDO E AMBIENTAZIONE