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Per chi comincia

 

 

Fateci l'occhio!

Maneggevoli, automatiche e semplici da usare, le nuove fotocamere sono le compagne ideali di chi ama la fotografia. La loro tecnologia d’avanguardia vi libererà dalla maggior parte delle difficoltà tecniche. La messa a fuoco poi è facilissima, grazie all'autofocus ed alla visione reflex. Con una reflex quando mettete l’occhio al mirino ciò che vedete sarà fissato sulla pellicola.

 

 

SCEGLIETE IL VOSTRO PUNTO DI VISTA    

Per utilizzare al meglio il vostro apparecchio fotografico, dovete farvi l’occhio del fotografo. Catturate la realtà dal punto di vista fotografico, esercitando cioè un’attenzione selettiva. Quando passeggiate e girate gli occhi intorno, prendete l’abitudine di mettere ordine nella realtà oggettiva che vi si offre in modo confuso. Imparate a selezionare gli elementi della scena. Siete voi che agite, sta a voi analizzare ciò che vedete e trattenere soltanto gli elementi ricchi di significato ed eliminare tutto il resto senza pietà.L’impiego dell’apparecchio fotografico deve diventare per voi qualcosa di automatico. Ben presto usarlo diventerà facile e potrete allora concentrare tutta la vostra attenzione su ciò che vedete.Trovate un legame tra ciò che vedete e ciò che siete. Non dovete avere oggettività, date prova di una presa di posizione precisa. L’importante è il vostro punto di vista. Fate tesoro delle informazioni visive che raccogliete con occhio fotografico: questa impostazione mentale vi permetterà, quando fotograferete, di dare vita ad un’immagine intelligibile e quindi comunicabile della realtà. E’ la prima tappa verso il successo. Una buona fotocamera ed alcuni accorgimenti attuati dai fotografi professionisti vi aiuteranno a superare le difficoltà più comuni delle riprese.

   LE CHIAVI DEL SUCCESSO

Prima ancora di realizzare le vostre prime immagini allenatevi a vuoto: fate molti scatti. Mettete l’occhio all’oculare, salite su una sedia, chinatevi a terra, spostatevi e osservate nel mirino tutte le varianti quando cambiate l’angolo di ripresa. Acquisterete ben presto la massima familiarità con la vostra fotocamera. Leggere con attenzione il libretto di istruzioni e rendersi conto delle varie possibilità è una ottima abitudine che spesso gli italiani non adottano. Fatelo: il libretto di istruzioni è una fonte preziosa di consigli ed una vera e propria guida all'utilizzo dell'apparecchio fotografico. Se la vostra fotocamera ne è dotata imparate anche a fotografare in manuale utilizzando tempi e diaframmi. Impararete a controllare voi la macchina fotografica in qualsiasi situazione senza per forza affidarvi sempre agli automatismi.  Come regola generale, prendete come velocità minima di otturazione (di scatto) quella che corrisponde alla focale dell’obiettivo. Ad esempio 1/500 di secondo con un 500 mm. o 1/30 di secondo con un 28 mm. Pellicola, luce e obiettivo sono i tre elementi che concorrono al successo della vostra foto.Il vostro soggetto, per straordinario che sia, e la vostra abilità di fotografo, il vostro senso dell’inquadratura, la vostra attitudine a scoprire il "momento magico ", non serviranno a nulla se questi tre elementi non sono idonei alla ripresa che volete realizzare. Ma rassicuratevi: nella maggior parte dei casi, la semplicità è la maggior garanzia di riuscita ed alcune regole semplici vi assicureranno il successo.

  POCHI ISO O MOLTI ISO? 

Il principio di base non cambia. Se chi fotografa su pellicola userà pellicole di scarsa sensibilità per una migliore resa del dettaglio e pellicole più 'rapide' per risultati "24 ore su 24 ", anche chi fotografa con macchine digitali (ed oggi sono ormai la maggioranza) seguirà la stessa logica.
Le basse sensibilità (da 25 a 64 ISO) sono le migliori, la loro definizione, cioè la loro attitudine a riprodurre i dettagli più fini, è maggiore delle sensibilità più rapide, ma si richiede una maggiore illuminazione della scena fotografata e soprattutto i contrasti (le differenze tra ombra e luce) ne risultano accentuati.

Le pellicole più sensibili (200-400 ISO) sono oggi ottime anche quasi quanto le pellicole lente, per ciò che riguarda la definizione, cioè la capacità di riprodurre i particolari più minuti. Se la notte non le spaventa, esse dimostrano le loro qualità anche di giorno, in quanto permettono velocità di otturazione più rapide e diaframmi più chiusi, da cui una più estesa profondità di campo.
Non altrettanto invece si può dire per i sensori delle macchine digitali. Qui impostando fino a 200 Iso generalmente si ottengono buoni risultati, ma in genere (anche nelle fotocamere più costose) quando si sale a 400 o peggio a 800 Iso, le immagini ne risultano parecchio deteriorate.

La luce che noi vediamo bianca è, a seconda della sorgente luminosa (perfino secondo l’ora) più o meno blu, all'alba o al tramonto ha tendenza ad essere più o meno rossa. Quindi l’ombra illuminata esclusivamente dalla luce diffusa da un cielo blu o l’angolo del caminetto hanno, indipendentemente da ogni colore proprio del soggetto, delle caratteristiche di colore molto diverse. L’occhio umano ed il cervello compensano queste tonalità di colore e le correggono, ma la macchina fotografica invece, in quanto semplice strumento di registrazione, non ci riesce.

Mentre esiste un solo tipo di pellicola negativa che (almeno in teoria) va bene sia per la luce naturale che per quella artificiale, esistono invece due tipi di pellicola invertibile per diapositive. Una della 'daylight' (tipo giorno) destinata a fotografare alla luce del giorno o del flash elettronico, l’altra per fotografare alla luce artificiale (tungsteno cioè normali lampadine). Quasi tutte le pellicole sono del tipo giorno e sono quelle usate normalmente, ma è bene conoscere l’esistenza anche delle pellicole a luce artificiale che sono ideali per lavorare di sera o di notte, in interni, con illuminazione artificiale, senza necessità di montare sull'obeitivo della fotocamera filtri correttivi.

In questo le fotocamere digitali partono invece avvantaggiate. I loro circuiti possono correggere le dominanti di colore ed inserire appositi filtri elettronici. E' il cosiddetto bilanciamento del bianco, cioè l'adattamento alla coloritura della luce che illumina una determinata scena. Generalmente questa operazione avvine in modo automatico poco prima dello scatto ed il fotografo nemmeno se ne accorge, ma in alcune macchine si può 'bilanciare il bianco' anche manualmente allo scopo di ottenere una migliore correzione.

La luce del giorno con soggetti in pieno sole è molto contrastata    LUCE MORBIDA E LUCE DURA  

Regola generale: addolcire la luce cruda, ravvivare la luce morbida. E' uno dei segreti per fare foto più belle. Non è proibito naturalmente fotografare con la nebbia, né sulla spiaggia col sole a picco il 15 agosto a mezzogiorno, ma come regola generale, quando non si ha ancora grande esperienza, è preferibile evitare le luci troppo crude, come quelle del sole o di un flash frontale o quelle troppo morbide. Un paraluce per i riflessi, un filtro per gli ultravioletti (UV) per eliminare la dominante blu se fotografate alla spiaggia o sulla neve sono consigliabili, anche se le pellicole moderne ed i sensori digitali sono abbastanza ben corretti per evitare dominanti di colore indesiderate e nelle immagini digitali le correzioni si possono apportare anche successivamente.
In esterni le migliori luci sono spesso quelle del primo mattino, prima delle 10, o quelle del tardo pomeriggio (dopo le 16-17). Ma verso il tramonto Il sole è velato di rosso o arancione e tutto si riscalda assumendo un fascino particolare.

Cielo coperto o nebbia? La luce è troppo dolce. Sole a mezzogiorno? La luce è troppo cruda ed il contrasto è troppo grande fra zone d'ombra e luce. All'illuminazione diretta del sole si mescola la diffusione dell’atmosfera e anche la luce riflessa dal terreno o da un muro. Che fare? Se fotografate una persona e la luce vi sembra troppo cruda fate qualcosa per addolcirla: un cartone bianco (va benissimo un pezzo di polistirolo) piazzato vicino al soggetto, in modo che rifletta una parte di luce verso il viso, è spesso sufficiente per schiarire le ombre e farvi ottenere ottime foto. Anche un piccolo flash a volte può essere un valido aiuto per schiarire le ombre di giorno se i soggetti non sono distanti dalla macchina fotografica. Nell'illuminazione troppo cruda o nel controluce un colpo di flash attenuerà il contrasto. Con il cielo nuvoloso quando la luce è troppo piatta, il flash restituirà splendore al primo piano che prenderà rilievo.

Ma come regolare la macchina fotografica se si utilizza il flash di giorno? Potete selezionare una delle apposite modalità se la macchina è automatica. Molte fotocamere hanno particolari programmi 'Fill-in flash' con cui è la macchina stessa che regola automaticamente la quantità di luce flash necessaria per schiarire. Se usate una fotocamera manuale regolatevi come se doveste fare una foto normale alla luce del giorno ed aggiungete anche il flash. Buona regola anche in questo caso è andarsi a vedere cosa dice il libretto di istruzioni.

 

 

 

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