INCISIONI SU METALLI
In commercio, nei negozi di materiali per elettronica, si può trovare un particolare prodotto chiamato "fotoresist"; sono placchette con superfici di rame sensibilizzato che, al contatto con un negativo, si possono esporre sotto una lampada UV. Si immerge poi in una soluzione di acido che andrà a corrodere le parti non colpite dalla luce creando pertanto un rilievo che potremo stampare per contatto sotto un torchio impiegando degli inchiostri da incisione.

VIRAGGI

 Viraggio all'oro - Foto di Paolo Pagnini - riproduzione vietataViraggio all'oro - Foto di Paolo Pagnini - riproduzione vietata

Per tutte le tecniche, ma in particolare per la carta salata van dyck e callitipia, possiamo anche usare i cosiddetti "viraggi", procedimenti questi che servono ad alterare chimicamente il tono dell’immagine. L’impiego di diverse formule ci darà un colore particolare anche solo localmente. Strutturalmente il viraggio consta in due soluzioni distinte: la prima (sbianca) servirà a sbiancare l’immagine; la seconda darà il tono vero e proprio alla nostra stampa. Il viraggio all’oro, impiegando cloruro aureo, oltre a dare un intonazione particolare alla stampa, viene impiegato soprattutto per rendere l’immagine molto stabile nel tempo.

TECNICHE MISTE

tecniche miste - riproduziione vietata - foto di Paolo Pagnini

Concludendo questa sommaria carrellata dedicata alle più conosciute"antiche tecniche di stampa", citiamo che è possibile combinare tra loro più tecniche; per esempio: una stampa ai sali di ferro, callitipia, cianotipia, van dyck o argirotipia, può essere di base per una seconda o terza immagine stampata alla gomma bicromatata. Le possibili combinazioni sono limitate solo dalla fantasia dell'autore.